Cisti All'ovaio
Cisti All'ovaio

Descrizione
Le cisti sono formazioni cave di varia grandezza, al cui interno possono contenere liquido sieroso, tessuto semisolido o sangue. Possono comparire in diverse parti del corpo. Quelle all'ovaio si sviluppano, di solito, in eta' fertile, in prepuberta' o in pre-menopausa.
ENDOMETRIOSICHE
Rappresentano il 20 percento delle cisti ovariche. In questo caso l'endometrio (il tessuto di rivestimento dell'utero) puo' formarsi anche sulle pareti dell'ovaio.
Durante il ciclo mestruale, in genere, questi tessuti endometriali si sfaldano, come quelli che ricoprono la cavita' dell'utero; in questo caso, pero', il sangue, che non puo' essere espulso con la mestruazione, si accumula e si coagula, formando delle cisti, che ciclo dopo ciclo si ingrossano. Possono comparire dolori prima e dopo il ciclo mestruale, associati a gonfiore e indolenzimento.
La cisti tende a espandersi all'interno dell'ovaio (ciascuno dei due organi dell'apparato genitale femminile al cui interno maturano gli ovuli), a tirarne e a dilatarne le pareti, arrivando, in alcuni casi, anche a compromettere il corretto funzionamento dell'organo.
Le cisti ovariche piu' frequenti possono essere di quattro tipi: funzionali, sieromucinose, endometriosiche e dermoidi (dette anche teratomi ovarici benigni).
La cura varia in base alla natura delle cisti. Alcune regrediscono spontaneamente, altre richiedono un trattamento ormonale, altre, infine, devono essere asportate tramite un intervento chirurgico.
VARI TIPI
FUNZIONALI
Fanno parte di questo gruppo le cisti del follicolo e del corpo luteo, cioe', rispettivamente la formazione nell'ovaio all'interno della quale matura l'ovulo e il corpuscolo giallastro che rimane dopo lo scoppio del follicolo che ha prodotto l'espulsione dell'ovulo. Possono comparire a qualsiasi eta', ma non pregiudicano la gravidanza, anzi tendono a scomparire quando la donna rimane incinta.
A volte queste cisti non vengono neppure scoperte, in quanto non presentano fastidi. In altri casi, invece, e' possibile notare un aumento di volume della pancia o avvertire un dolore localizzato, provocato dalla cisti che tira le pareti dell'ovaio. Solo in rari casi, se la trazione e' molto forte, la cisti puo' rompersi e provocare forti dolori all'addome.
Il follicolo non scoppiato o il corpo luteo si 'incistano' nell'ovaio e possono espandersi, raggiungendo anche dimensioni di 5-10 centimetri. Di rado possono produrre estrogeni (ormoni) in eccesso. Quando cio' accade si determinano cicli anovulatori (durante i quali, cioe', non viene prodotto alcun ovulo) e disturbi del ciclo mestruale.
SIEROMUCINOSE
Queste cisti contengono nelle loro cavita' liquido sieroso. Rappresentano circa il 50 per cento di tutte le cisti ovariche e spesso colpiscono entrambe le ovaie.
Sono piu' frequenti in donne nell'eta' della premenopausa. In genere non presentano rischi, ma vanno comunque tenute sotto controllo.
DERMOIDI
Dette anche teratomi, sono frequenti soprattutto nelle donne tra i 20 e i 30 anni.
Queste formazioni sontengono un liquido pastoso formato da cellule germinali, le stesse che danno origine ai diversi tessuti di cui e' costituito l'organismo. Queste cellule si riproducono all'interno della cisti, formando frammenti di tessuto che si depositano nella cavita'.
Occorre tenere sotto controllo la dimensione delle cisti dermoidi perche' potrebbero dare origine a disturbi piu' seri.
L'OVAIO MICROPOLICISTICO
La caratteristica di questo disturbo e'la presenza nell'ovaio di tante piccole cisti della dimensione di pochi millimetri (da 1 a 3). Per scoprire questo problema occorre eseguire un'ecografia. Il ginecologo puo' richiedere anche un esame per controllare i livelli ormonali nel sangue e verificare eventuali squilibri degli ormoni maschili, comunque presenti anche nella donna.
Questo disturbo puo' creare difficolta' al concepimento, in quanto causa dei frequenti cicli anovulatori, durante i quali non viene cioe' prodotto alcun ovulo. Si puo' tentare, allora, una stimolazione ovarica.
Chi soffre di ovaio micropolicistico presenta, di solito, anche altri disturbi, causati dalla produzione anomala degli ormoni maschili, come l'acne, la seborrea (aumento anormale di secrezione di sebo, cioe' di grasso), l'irsutismo (aumento anomalo della peluria) e l'irregolarita' mestruale.
Esami
SI SCOPRONO CON LA VISITA O L'ECOGRAFIA
In genere, le cisti di medie dimensioni (a partire dai 2-3 centimetri) vengono scoperte per caso durante la visita ginecologica. Nelle donne di costituzione magra o normale e' abbastanza facile per il ginecologo individuare le formazioni tramite la palpazione dell'addome. Se durante la visita il medico riconosce o sospetta la presenza di una cisti, consigliera' di eseguire un'ecografia (esame che utilizza gli ultrasuoni, onde sonore non percepibili dall'orecchio) normale o transvaginale, effettuata cioe' attraverso una sonda introdotta nella vagina.
Le cisti all'ovaio potrebbero, intatti, anche non presentare sintomi facilmente riconoscibili. Solo in alcuni casi provocano dolori localizzati, pesantezza e, di rado, aumento di volume dell'addome.
Terapia
Per curare le cisti funzionali (fanno parte di questo gruppo le cisti del follicolo e del corpo luteo):
Questo tipo di cisti di solite regredisce spontaneamente nel corso di due o tre cicli mestruali.
Se tardano a regredire si interviene con una cura ormonale oppure con la prescrizione della comune pillola anticoncezionale.
Per curare le cisti sieromucinose:
Se aumentano troppo di dimensione, devono essere tolte tramite un intervento chirurgico o aspirate. In quest'ultimo caso le cisti sono raggiunte da un ago che buca la formazione aspirandone il contenuto l'aspirazione puo' avvenire per via vaginale.
Per curare le cisti endometriosiche:
Le cisti endometriosiche devono essere tolte con un intervento. Il funzionamento normale dell'ovaio puo' essere compromesso dalle cisti ed e' quindi piu' difficoltoso ricercare una gravidanza.
Nel caso in cui si rimanga incinta, pero', l'intervento non e' piu' necessario. I cambiamenti ormonali e l'assenza di mestruazioni contribuiscono a ridurre notevolmente, se non addirittura a risolvere, il disturbo.
Per curare le cisti dermoidi:
Il ginecolo consiglia di solito alle donne di intervenire chirurgicamente quando questo tipo di cisti raggiunge dimensioni piuttosto consistenti (dai 5 ai 15 centimetri) e riduce l'ovaio sano. Nel caso si scopra una cisti dermoide durante la gravidanza, occorre tenerla costantemente sotto controllo tramite l'ecografia. Dopo il parto va eliminata chirurgicaente.
Per curare l'ovaio micropolicistico
Per risolvere il problema il ginecologo prescrive, in genere, un trattamento ormonale. Di solito basta assumere per un certo periodo la pillola anticoncezionale per tenere sotto controllo la produzione degli ormoni maschili.
La cura pero' non e' sempre risolutiva. Dopo tre-sei mesi dalla sospensione della pillola, il disturbo puo' ripresentarsi. Spesso, inoltre, il problema peggiora a causa dello stress. Quindi, anche un tenore di vita piu' tranquillo puo' essere d'aiuto.
Le cisti sono formazioni cave di varia grandezza, al cui interno possono contenere liquido sieroso, tessuto semisolido o sangue. Possono comparire in diverse parti del corpo. Quelle all'ovaio si sviluppano, di solito, in eta' fertile, in prepuberta' o in pre-menopausa.
ENDOMETRIOSICHE
Rappresentano il 20 percento delle cisti ovariche. In questo caso l'endometrio (il tessuto di rivestimento dell'utero) puo' formarsi anche sulle pareti dell'ovaio.
Durante il ciclo mestruale, in genere, questi tessuti endometriali si sfaldano, come quelli che ricoprono la cavita' dell'utero; in questo caso, pero', il sangue, che non puo' essere espulso con la mestruazione, si accumula e si coagula, formando delle cisti, che ciclo dopo ciclo si ingrossano. Possono comparire dolori prima e dopo il ciclo mestruale, associati a gonfiore e indolenzimento.
La cisti tende a espandersi all'interno dell'ovaio (ciascuno dei due organi dell'apparato genitale femminile al cui interno maturano gli ovuli), a tirarne e a dilatarne le pareti, arrivando, in alcuni casi, anche a compromettere il corretto funzionamento dell'organo.
Le cisti ovariche piu' frequenti possono essere di quattro tipi: funzionali, sieromucinose, endometriosiche e dermoidi (dette anche teratomi ovarici benigni).
La cura varia in base alla natura delle cisti. Alcune regrediscono spontaneamente, altre richiedono un trattamento ormonale, altre, infine, devono essere asportate tramite un intervento chirurgico.
VARI TIPI
FUNZIONALI
Fanno parte di questo gruppo le cisti del follicolo e del corpo luteo, cioe', rispettivamente la formazione nell'ovaio all'interno della quale matura l'ovulo e il corpuscolo giallastro che rimane dopo lo scoppio del follicolo che ha prodotto l'espulsione dell'ovulo. Possono comparire a qualsiasi eta', ma non pregiudicano la gravidanza, anzi tendono a scomparire quando la donna rimane incinta.
A volte queste cisti non vengono neppure scoperte, in quanto non presentano fastidi. In altri casi, invece, e' possibile notare un aumento di volume della pancia o avvertire un dolore localizzato, provocato dalla cisti che tira le pareti dell'ovaio. Solo in rari casi, se la trazione e' molto forte, la cisti puo' rompersi e provocare forti dolori all'addome.
Il follicolo non scoppiato o il corpo luteo si 'incistano' nell'ovaio e possono espandersi, raggiungendo anche dimensioni di 5-10 centimetri. Di rado possono produrre estrogeni (ormoni) in eccesso. Quando cio' accade si determinano cicli anovulatori (durante i quali, cioe', non viene prodotto alcun ovulo) e disturbi del ciclo mestruale.
SIEROMUCINOSE
Queste cisti contengono nelle loro cavita' liquido sieroso. Rappresentano circa il 50 per cento di tutte le cisti ovariche e spesso colpiscono entrambe le ovaie.
Sono piu' frequenti in donne nell'eta' della premenopausa. In genere non presentano rischi, ma vanno comunque tenute sotto controllo.
DERMOIDI
Dette anche teratomi, sono frequenti soprattutto nelle donne tra i 20 e i 30 anni.
Queste formazioni sontengono un liquido pastoso formato da cellule germinali, le stesse che danno origine ai diversi tessuti di cui e' costituito l'organismo. Queste cellule si riproducono all'interno della cisti, formando frammenti di tessuto che si depositano nella cavita'.
Occorre tenere sotto controllo la dimensione delle cisti dermoidi perche' potrebbero dare origine a disturbi piu' seri.
L'OVAIO MICROPOLICISTICO
La caratteristica di questo disturbo e'la presenza nell'ovaio di tante piccole cisti della dimensione di pochi millimetri (da 1 a 3). Per scoprire questo problema occorre eseguire un'ecografia. Il ginecologo puo' richiedere anche un esame per controllare i livelli ormonali nel sangue e verificare eventuali squilibri degli ormoni maschili, comunque presenti anche nella donna.
Questo disturbo puo' creare difficolta' al concepimento, in quanto causa dei frequenti cicli anovulatori, durante i quali non viene cioe' prodotto alcun ovulo. Si puo' tentare, allora, una stimolazione ovarica.
Chi soffre di ovaio micropolicistico presenta, di solito, anche altri disturbi, causati dalla produzione anomala degli ormoni maschili, come l'acne, la seborrea (aumento anormale di secrezione di sebo, cioe' di grasso), l'irsutismo (aumento anomalo della peluria) e l'irregolarita' mestruale.
Esami
SI SCOPRONO CON LA VISITA O L'ECOGRAFIA
In genere, le cisti di medie dimensioni (a partire dai 2-3 centimetri) vengono scoperte per caso durante la visita ginecologica. Nelle donne di costituzione magra o normale e' abbastanza facile per il ginecologo individuare le formazioni tramite la palpazione dell'addome. Se durante la visita il medico riconosce o sospetta la presenza di una cisti, consigliera' di eseguire un'ecografia (esame che utilizza gli ultrasuoni, onde sonore non percepibili dall'orecchio) normale o transvaginale, effettuata cioe' attraverso una sonda introdotta nella vagina.
Le cisti all'ovaio potrebbero, intatti, anche non presentare sintomi facilmente riconoscibili. Solo in alcuni casi provocano dolori localizzati, pesantezza e, di rado, aumento di volume dell'addome.
Terapia
Per curare le cisti funzionali (fanno parte di questo gruppo le cisti del follicolo e del corpo luteo):
Questo tipo di cisti di solite regredisce spontaneamente nel corso di due o tre cicli mestruali.
Se tardano a regredire si interviene con una cura ormonale oppure con la prescrizione della comune pillola anticoncezionale.
Per curare le cisti sieromucinose:
Se aumentano troppo di dimensione, devono essere tolte tramite un intervento chirurgico o aspirate. In quest'ultimo caso le cisti sono raggiunte da un ago che buca la formazione aspirandone il contenuto l'aspirazione puo' avvenire per via vaginale.
Per curare le cisti endometriosiche:
Le cisti endometriosiche devono essere tolte con un intervento. Il funzionamento normale dell'ovaio puo' essere compromesso dalle cisti ed e' quindi piu' difficoltoso ricercare una gravidanza.
Nel caso in cui si rimanga incinta, pero', l'intervento non e' piu' necessario. I cambiamenti ormonali e l'assenza di mestruazioni contribuiscono a ridurre notevolmente, se non addirittura a risolvere, il disturbo.
Per curare le cisti dermoidi:
Il ginecolo consiglia di solito alle donne di intervenire chirurgicamente quando questo tipo di cisti raggiunge dimensioni piuttosto consistenti (dai 5 ai 15 centimetri) e riduce l'ovaio sano. Nel caso si scopra una cisti dermoide durante la gravidanza, occorre tenerla costantemente sotto controllo tramite l'ecografia. Dopo il parto va eliminata chirurgicaente.
Per curare l'ovaio micropolicistico
Per risolvere il problema il ginecologo prescrive, in genere, un trattamento ormonale. Di solito basta assumere per un certo periodo la pillola anticoncezionale per tenere sotto controllo la produzione degli ormoni maschili.
La cura pero' non e' sempre risolutiva. Dopo tre-sei mesi dalla sospensione della pillola, il disturbo puo' ripresentarsi. Spesso, inoltre, il problema peggiora a causa dello stress. Quindi, anche un tenore di vita piu' tranquillo puo' essere d'aiuto.
ATTENZIONE : E' molto importante prendere atto che le informazioni contenute in queste pagine sono a carattere informativo, generico e divulgativo, pertanto devono solamente essere usate a scopo didattico e NON per diagnosi su se stessi ne sugli altri.
